Identikit dello
Psico-Marketer
Tutto quello che devi sapere quando scegli un professionista o un’agenzia.

In collaborazione con i miei amici, colleghi e “competitor”:
- Simona Moliterno, fondatrice di Psicologi nella Rete;
- Damiano Ruggieri, fondatore di Marketing Etico per Psicologi;
- Simona Muzzetta, fondatrice di Mi Prendo Cura di Freud;
ho scritto una guida grazie alla quale puoi scoprire quali sono gli elementi da valutare e di cui essere consapevole quando scegli un professionista o un’agenzia che ti supporti nella tua promozione online, in modo da saper distinguere un professionista da un para-guru.
Vediamoli uno per uno.
Prima di proporti qualcosa ti ascolta!
Un professionista serio non ti accompagnerà mai in un percorso di crescita o di promozione senza aver voluto prima sapere tutto sulla tua professione e servizio.
Ti fa molte domande per conoscere in modo approfondito la tua situazione, i tuoi obiettivi e ciò che offri per poterti dare, solo dopo averli compresi, delle riposte calibrate sui tuoi bisogni.
Per poterti indicare come promuoverti in modo corretto e profittevole e quali strumenti puoi utilizzare per farlo, deve comprendere la tua situazione di partenza, i tuoi obiettivi e le risorse che hai a disposizione.
Non ti promette la luna
Un buon professionista non fa promesse stratosferiche perché sa che ottenere risultati (soprattutto molto grandi) dipende da moltissimi fattori e alcuni di questi non possono essere controllati.
La casualità e la difficoltà nell’ottenere risultati è dovuta al fatto che raggiungere un certo risultato non dipende solo dal professionista (che può garantire per sé, soprattutto se è competente), ma dipende anche dalla persona con cui si lavora (cliente); la differenza di competenze tra questi, la propensione a seguire le istruzioni, a volersi mettere in gioco, nonché le inclinazioni personali di entrambe le parti possono favorire o ostacolare il raggiungimento dei risultati prefissati.
Sta attento alle parole che usa
Un professionista che ha esperienza e coscienza del lavoro e delle dinamiche che lo compongono utilizzerà spesso termini che possano includere un ampio numero di casistiche.
Parole come “spesso”, “molto probabilmente”, “raramente”, “nella maggior parte dei casi”, “potrebbe funzionare” e simili andranno a sostituire parole come “sicuro”, “risultato garantito”, “va bene per tutti”, etc. proprio perché a priori, per quanto un professionista possa essere bravo, non si può conoscere la situazione che si andrà affrontare in quel caso specifico.
Adatta i prinicpi del marketing a te e non il contrario
Nel mercato ci sono professionisti che vendono regole e professionisti che vendono principi.
Un professionista che ti vende la regola, ovvero il percorso ben definito in cui tu fai A, B, C e usa una comunicazione non generica, con parole come “risultati garantiti”, è il segnale di cambiare pagina immediatamente.
Un percorso, per essere davvero efficace, ti aiuterà ad adattare i principi basilari che compongono il marketing sulle tue caratteristiche e le tue esigenze e non ti costringerà a seguire una strada che non ti corrisponde.
Sarà cucito addosso su di te e ridefinito più e più volte se necessario.
Fa proprio come fa lo psicologo
Un buon professionista non lavora molto diversamente da come lavorerebbe un bravo psicologo con i suoi pazienti/clienti: ascolta, cerca di comprendere la persona che ha davanti, la accompagna, ma non prende decisioni al posto suo.
Fare marketing a volte può essere anche piuttosto complesso perché bisogna mettersi in gioco (per esempio, facendo dei video) e questo potrebbe far nascere sentimenti di vergogna, imbarazzo o bassa autostima.
Per questo motivo anche sapere quando si può spingere in una certa direzione o saper trovare strade alternative, fa di un professionista un buon professionista.
Non ti da il pesce, ma ti insegna a pescare
Un professionista preparato ed etico cerca di renderti autonomo e competente, non dipendente da lui e dai suoi servizi. Ti aiuta a definire gli obiettivi, li rende chiari e accessibili, nonché replicabili rendendoti autonomo.
Infatti, darti il pesce ti risolve il problema nell’immediatezza, ma non ti mette in condizione di sapere cosa fare in futuro.
Se, ad esempio, ha già una certa visibilità e, per questioni di tempo, hai bisogno di qualcuno che ti scriva i contenuti, va bene assumere o collaborare con un copywriter. Ma se sei all’inizio e la spesa fissa e mensile di un professionista che ti scrive 4 contenuti al mese rischia di pesare troppo sulle tue finanze, allora hai bisogno di qualcuno che ti metta in condizione di sapere come costruire autonomamente i testi, almeno finché le cose non andranno abbastanza bene.
“Imparare a pescare”, inoltre, ti mette anche in condizione di saper valutare con un occhio più critico e consapevole i professionisti di cui avrai bisogno per compiti specifici.
Si occupa solo del tuo settore
Un professionista che si occupa solo del tuo settore ha potuto sperimentare molto su progetti suoi o dei propri clienti.
Ha già commesso o visto commettere molti errori che gli hanno permesso di comprendere a fondo come muoversi nelle varie dinamiche e per questo ti eviterà di cadere negli stessi sbagli.
Rispetto a chi si occupa di più settori, chi è focalizzato in un solo ambito, ha modo di fare molta più esperienza in quel contesto e ciò gli permette di prevedere più facilmente problemi prima che si verifichino, evitandoti di buttare tempo e soldi in attività inefficaci.
Si interessa ai tuoi bisogni e non ai prodotti
l focus di un buon professionista è comprendere i bisogni, le attese e i desideri dei clienti e mettersi nei loro panni.
Il suo obiettivo non vendere consulenze, o corsi online, ma farti raggiungere i tuoi obiettivi e desideri.
Prodotti o servizi sono solo il mezzo che utilizza per farti raggiungere un risultato, non il fine.
Sa che sei anche un imprenditore
Un professionista completo sa benissimo che se hai aperto una partita iva sei un imprenditore a tutti gli effetti e che con te deve fare un lavoro che miri a costruire la tua identità imprenditoriale, non alla mera acquisizione di pazienti.
Per questo da anche molta importanza all’educazione finanziaria, per poter meglio strutturare il proprio percorso di lavoro condiviso, ma soprattutto perché se si è autonomi in tutto tranne che nella gestione delle proprie finanze, il problema prima o poi si ripresenterà sotto altra forma.
Sorride!
Il buon professionista non attende che le cose vadano bene per sorridere. Sorride perché le cose gli vadano bene. E perché sa che con il buon umore e con l’umorismo lavorare diventa più semplice e si impara anche meglio.
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Ma c'è di più...
Oltre ad aver scritto la guida, abbiamo fatto anche una diretta a 4 voci su Instagram dove abbiamo parlato proprio di questi concetti e di quale sia per noi il modo più etico di supportare Psicologi e Psicoterapeuti nella loro attività di promozione.
Se vuoi vederla ti basta cliccare qui!
Un abbraccio,
Flavia